L’addominoplastica è un intervento chirurgico a cui si ricorre per rimuovere cute e grasso in eccesso dalla regione addominale anteriore, con la possibilità al contempo di rinforzare la parete addominale stessa.
Il miglioramento del profilo addominale risulta in genere molto consistente, così come la tonicità e la capacità contenitiva dell’intera parete. La cicatrice residua è piuttosto estesa, andando da spina iliaca a spina iliaca (osso prominente del bacino), passando per la regione sovra pubica, ma normalmente ben nascosta al di sotto dell’abbigliamento intimo.
L’intervento prevede, dopo la suddetta incisione, uno scollamento della parete addominale anteriore sul piano dei muscoli retti, il loro riaccostamento mediante plicatura (sutura intrecciata) nel caso sia presente una diastasi (aumento dello spazio tra i due muscoli), la rimozione del tessuto cutaneo-sottocutaneo in eccesso, la plastica dell’ombelico (riabboccamento nella nuova posizione dopo aver stirato la pelle residua) e la sutura.
La procedura viene eseguita in anestesia generale e prevede pertanto una notte di degenza in clinica e drenaggi (in genere due), i quali vengono posizionati per la prevenzione di ematomi e sieromi e rimossi generalmente dopo pochi giorni.
La rimozione dei punti avviene dopo 14 giorni, durante i quali il paziente osserverà riposo domiciliare. Inoltre, per 30 giorni il paziente dovrà necessariamente indossare una guaina contenitiva addominale (tipo post-partum).
Il gonfiore è in genere presente ed è considerevole, ma comprensibile e risolvibile in 1-2 mesi, permettendo di tornare rapidamente ad una vita normale. In caso di plicatura, l’uso della muscolatura addominale va rimandato a dopo i 3 mesi: l’attività fisica, dunque, di qualsiasi tipo essa sia, dovrà essere per un po’ messa da parte.